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Guarda il video: “String Art Portrait Basics | Genie Crafts” del canale Genie Crafts
Un ritratto con chiodi e filo è ipnotico: linee sottili che si incrociano fino a svelare un volto. Questo tutorial ti porta dalle basi alla chiusura del nodo finale, senza scorciatoie e senza misteri. Con pazienza, precisione e qualche accortezza sulla tensione, il tuo primo ritratto prenderà forma.
Cosa imparerai
- Come scegliere una base stabile e marcature precise per i chiodi.
- Perché numerare da 0 a 179 e come leggere il template numerico.
- Come gestire la tensione del filo per evitare imbarcamenti, chiodi piegati o fili molli.
- Trucchi pratici per fare pause, giuntare un nuovo rocchetto e chiudere in sicurezza.
Introduzione ai ritratti in String Art Il video introduce le basi del ritratto in string art: una base rigida, chiodi ben allineati, un fondo chiaro e un filo nero opaco; il tutto guidato da un template di numeri. La generazione del template (sequenza numerica) non è trattata nel video e viene rinviata a un contenuto separato dell’autore.

Suggerimento Pro Procedi “lento e uguale”: la costanza di tensione e ritmo, più del numero totale di giri, è ciò che costruisce un’immagine pulita e leggibile.
Materiali e strumenti essenziali Base: hardboard o telaio circolare per pittura. L’autore sottolinea che serve uno spessore minimo di 1 cm; un tentativo con 5 mm ha fatto saltare i chiodi. In alternativa, si può usare legno tenero, evitando venature deboli che potrebbero aprirsi.

Attenzione Una base sottile o un legno a grana fragile aumentano il rischio di chiodi che si inclinano o saltano.
Marcature e chiodi: servono 180 chiodi posizionati lungo il bordo a intervalli di 2 gradi, segnati con goniometro circolare e matita. Forare leggermente (pre-fori) aiuta a piantare i chiodi in modo uniforme. I chiodi zincati, lisci, sono preferibili ai chiodini da scarpe, che possono sfilacciare o spezzare il filo.

Controllo rapido Verifica che i segni a 2° siano regolari e che i chiodi risultino allineati e stabili: un errore qui deforma l’immagine finale.

Fondo chiaro: un cartoncino bianco circolare migliora il contrasto col filo nero. Se vuoi riutilizzare la base, evita la colla e usa nastro biadesivo, così il fondo resta fermo ma removibile.

Filo: scegli un filo opaco di medio spessore; troppo grosso “oscurisce” l’immagine, troppo sottile appare rado e potrebbe spezzarsi con la tensione. Nel video si cita un filo craft opaco; l’autore usa spesso nero per i ritratti. In alcuni commenti, per riferimento, è menzionato anche il filo poliestere in pesi 60 o 80.

Dai commenti
- Chiodi: in risposta a una domanda, l’autore indica chiodi da clip fermacavo, circa 2 cm di lunghezza e 2 mm di diametro.
- Dimensioni base: il ritratto del video è stato realizzato su un disco da 18", ma l’autore oggi preferisce 20" come minimo.
- Distanza tra chiodi: nei thread Q&A si consiglia 0,5–1 cm come range pratico, variabile secondo dimensione del disco e numero di chiodi.
- Filo: ricorre l’indicazione “peso 60 o 80” per il poliestere.
Nota laterale Se provieni dal cucito o dal ricamo a macchina, il controllo della tensione in string art ti ricorderà quello dei telai: nel nostro contesto non usiamo **telai magnetici**, ma la logica di tensione uniforme è simile a quella che si cerca con un magnetico telaio da ricamo.
Guida passo-passo al tuo ritratto 1) Preparazione della base e installazione dei chiodi
- Marca il centro del disco/ovale.
- Con un goniometro circolare, segna i punti ogni 2 gradi fino a raggiungere 180 posizioni.
- Realizza piccoli pre-fori e pianta i chiodi zincati, uniformemente, tutti alla stessa altezza.
- Numerali lungo il perimetro da 0 a 179 (non da 1): i template generalmente partono da zero.

Attenzione Se sbagli numerazione o salti un numero, potresti ottenere un’immagine distorta quando seguirai il template.

2) Fondo e preparazione del filo
- Ritaglia un cerchio di cartoncino bianco e fissalo con nastro biadesivo sulla base.
- Prepara il filo nero opaco e gli attrezzi per tagliare l’eccedenza (forbici o cutter).
Suggerimento Pro Se vuoi testare il “peso visivo”, prova poche linee su un piccolo settore: così capisci se il filo è troppo spesso (effetto “nero pieno”) o troppo sottile (effetto “vuoto”). Qui l’analogia con i telai di ricamo è utile: nel ricamo con macchina per cucire e ricamare cambi spessore/struttura del filo per controllare copertura e definizione.
3) Comprendere e seguire il template numerico Il template è una lunga sequenza di numeri, uno per ogni chiodo. Si inizia dal chiodo 0: lega 3–4 nodi stretti attorno al chiodo 0 e taglia l’eccesso. Individua il numero successivo nella lista (per esempio 101) e porta il filo al chiodo corrispondente, avvolgendo una sola volta. Non servono giri multipli.

Controllo rapido Nodo iniziale ben serrato = niente sorprese più avanti. Se il primo nodo è lasco, rischi di allentare tutto mentre lavori.

Dominare la tensione del filo La “zona Goldilocks”: non troppo tirato, non troppo molle. Il filo deve risultare teso a formare una linea dritta, senza “suonare” come una corda né ciondolare. Trazione eccessiva possono imbarcare la base al centro e piegare i chiodi verso l’interno, fino a farli uscire. Trazione insufficiente produce fili molli e “pance” che rovinano l’effetto.

Suggerimento Pro Tieni il rocchetto in una mano e avvolgi con l’altra: così regoli la trazione mentre passi da un chiodo al successivo, come mostrato nel video. Questo metodo aiuta a evitare che la base si curvi e che i chiodi si spostino.

Attenzione Se noti che la base inizia a incurvarsi, allenta subito la trazione; raddrizza eventuali chiodi piegati prima di proseguire.

Nota laterale Se sei pratico di accessori per il ricamo, pensa al controllo di trazione che cerchi con telai come snap hoop monster o sistemi tipo hoopmaster: nell’art del filo e chiodi ottieni un effetto analogo con le mani e il rocchetto, non con un telaio.
Quando “spunta” il ritratto All’inizio vedrai solo linee sparse: segui pazientemente la sequenza del template e, dopo qualche ora e centinaia di passaggi, cominceranno a emergere volumi e ombre. Nel video si citano circa 2.500 giri per l’effetto finale, ma non è un numero obbligatorio: fermati quando, guardando da qualche passo di distanza, l’immagine ti sembra compiuta.

Risoluzione dei problemi comuni Fili molli
- Segnale: linee che ciondolano.
- Rimedi: aumenta leggermente la tensione e, se necessario, ripassa l’ultimo segmento mantenendo teso il rocchetto.
Base che si imbarca o chiodi che si piegano
- Segnale: curvatura della base al centro; chiodi che inclinano verso l’interno.
- Cause: trazione eccessiva; base troppo sottile (es. 5 mm). Nel video si raccomanda almeno 1 cm di spessore.
- Rimedi: riduci la tensione, raddrizza o sostituisci i chiodi, valuta una base più spessa.
Rotture del filo
- Cause: filo troppo sottile o chiodi ruvidi (es. chiodini da scarpe).
- Rimedi: usa chiodi lisci zincati; scegli un filo di medio spessore e resistente.
Fare una pausa (senza perdere tensione) Se hai bisogno di fermarti, avvolgi più giri sul chiodo in cui ti trovi e appoggia un oggetto pesante all’estremità libera del filo: così la tensione complessiva non si scarica. Al rientro, “disavvolgi” e riparti dalla sequenza.

Giuntare un nuovo rocchetto Finito il filo? Unisci l’estremità al nuovo rocchetto con un nodo piccolo e ben serrato; taglia l’eccedenza. Nel lavoro finito non sarà visibile.
Suggerimento Pro Se puoi, usa un rocchetto grande per ridurre il numero di giunte; in ogni caso, meglio poche giunte ben fatte che una trazione sempre limite.
Controllo rapido Se un nodo di giunta è visibile, probabilmente hai lasciato troppa eccedenza: rifai il nodo più corto e netto.
Completare e mostrare l’opera Quando raggiungi l’effetto desiderato, all’ultimo chiodo avvolgi qualche giro extra e chiudi con 2–4 nodi stretti. Taglia l’eccedenza con un cutter o forbici. È la tua “ancora” finale: meglio un nodo in più che un filo che cede nel tempo.

Dai commenti: chiarimenti rapidi
- Direzione di avvolgimento: orario solo per comodità (autore destrorso). Non è un vincolo.
- Compatibilità chiodi/template: devi avere lo stesso numero di chiodi con cui hai generato il template: non puoi completare un template da 200 chiodi usando 150.
- Dimensioni e distanza: su 18" si può lavorare con 250 chiodi; come regola, distanza minima 0,5 cm e massima 1 cm, da adattare al diametro.
- Filo: spesso nero opaco; nei commenti si citano pesi 60 o 80 in poliestere.
- Chiodi: zincati (anche da clip fermacavo), circa 2 cm lunghi e 2 mm di diametro.
Attenzione La generazione del template (sequenza numerica) non è spiegata in questo video: l’autore rimanda a un contenuto dedicato. Evita di improvvisare numeri casuali; senza template adeguato non otterrai un volto leggibile.
Approfondimenti e parallelismi utili Chi arriva dal ricamo a macchina conosce bene la sensibilità della tensione. Sebbene in string art non impieghiamo telai magnetici, il concetto di “tenuta uniforme” ricorda sistemi come magnetico telai da ricamo o accessori tipo mighty hoop, pensati per mantenere stabili tessuti e strati. Qui lo fai con mani, ritmo e controllo del rocchetto.
Pro tip avanzato Se durante il lavoro temi di segnare il bordo con passaggi ripetuti, verifica di fare un solo giro per chiodo a ogni passo (come da video): aumentare i giri sullo stesso chiodo localmente altera la densità e può “macchiare” l’area.
Domande frequenti essenziali (dal video e dai commenti)
- Quanti chiodi servono? Nel progetto mostrato: 180 chiodi, posizionati ogni 2 gradi.
- Da dove si parte? Dal chiodo n. 0, con 3–4 nodi stretti.
- Quanti giri fare? L’autore ha lavorato circa 2.500 passaggi, ma puoi fermarti prima se l’immagine è già definita a occhio.
- Si può fare pausa? Sì: più giri sul chiodo corrente e un peso sull’estremità del filo.
- La direzione (oraria/antioraria) è obbligatoria? No, è una scelta di comodità.
Nota laterale Se cerchi analogie con i telai, pensa a come un magnetico telai da ricamo mantiene il materiale fermo: qui la stabilità dipende dal tuo gesto e dalla precisione iniziale. Anche la parola “magnetic” rende l’idea di “presa”, ma nel nostro caso è tutta meccanica, data dai chiodi.
Consigli finali di presentazione
- Pulisci la superficie dai pelucchi del filo.
- Valuta una cornice o una verniciatura protettiva del bordo della base.
- Mostra l’opera a una distanza di visione adeguata: il ritratto “funziona” meglio a qualche passo.
Risorse e abitudini sane
- Annotati numero di chiodi, diametro, tipo di filo e giri totali: utilissimo quando vorrai replicare o migliorare.
- Se ti aiuta, procedi a blocchi (es. 200–300 passaggi), controllando a ogni round lo stato di tensione e allineamento.
- Se vieni dal mondo ricamo, è normale cercare stabilità “da telaio”: qui non adoperiamo un magnetico telaio da ricamo, ma l’obiettivo di una trazione costante resta lo stesso.
